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Buonasera First name / Ciclista Ignorante,
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La newsletter non ha più una versione audio. Mi scuso con chi la ascoltava e spiego tutto qui → laciclistaignorante.it/beyond/trenta-luglio-venti-ventidue/
Grazie e buona lettura 🙃❤️
Buongiorno Ciclistɜ Ignoranti, come state?
 
Il periodo è talmente intenso che ero convinta di aver saltato la newsletter di luglio ed invece no, sono nei tempi con l'appuntamento mensile. Mentre scrivo non so se riuscirò a registrare la versione audio, tutto perché ho cambiato bici (la newsletter la scrivo prima di registrare quindi le ultime decisioni sono arrivate solo dopo, ma non ho tolto questo pezzo di testo perchè altrimenti non si sarebbe capito tutto il resto).
 
Cosa c'entra? Ora Ve lo spiego.
Qualche settimana fa mio fratello mi ha regalato la sua bici e quella della sua compagna, erano ferme in cantina da circa due anni: una mtb Olmo e una mtb Btwin, 3x9, freni idraulici, la Olmo ha anche ruote fulcrum (fatemi vantare un po', anche se sono vecchiette). Io ho preso la Olmo e l'altra è andata all'ormai marito.
 
Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stata cambiare cavi e guaine cambio e fare uno spurgo freni. Sono in attesa dei pneumatici nuovi, mi sono regalata un paio di Schwalbe. Così ho iniziato ad usare questa nuova non nuova mountain bike che ho chiamato Penelope.
 
Tutto molto vecchiotto ma per me è come avere un top di gamma: rispetto a Wilma è molto più leggera, ma rispetto a Wilma non è borsabile con portapacchi e borse laterali. Ho deciso di fare un ulteriore passo in avanti e di alleggerirmi: ho tirato fuori la borsa a manubrio e comprato una borsa sottosella da due litri e mezzo.
 
E così cambia tutto: per portare la spesa oppure il pc avanti e indietro devo usare lo zaino ed io ho sempre odiato pedalare con le cose sulle spalle. Per questo anche registrare è diventato tutto più complicato: finora lo facevo dalla ciclofficina portandomi il pc dietro.
 
Tutto questo è un non-problema ovviamente, ma ne parlo perché al solito è il pretesto per uno spunto di riflessione.
 
Di recente in tantɜ mi hanno detto ti piace complicarti la Vita, in particolare riferendosi alla scelta di tenere la ciclofficina di Genova. Lo trovo un modo semplicistico e quasi offensivo di vedere le cose. Non me la complico, più semplicemente (che semplice non è) cerco di migliorarla continuamente e in particolare sto lavorando sul senso del superfluo, su cosa sia veramente importante e su cosa percepiamo come tale anche quando non lo è.
 
Ed ancora una volta la bicicletta è la metafora perfetta: sto levando peso fuori per levare dentro.
 
Prima di salutarVi due note:
  • Ricordo che dal 25 luglio al 13 agosto, in occasione di uno sconto del 10% sulla revisione bici (ricambi esclusi), ti voglio salutare e ringraziare per questi anni passati assieme! Prenota il tuo intervento qui e nelle note scrivi promo
  • Nelle prossime settimane potrebbe esserci un po' di silenzio da queste parti: a fine agosto trasloco, nel mentre stiamo finendo la casa (ho scoperto di recente come si realizza un pavimento), contemporaneamente vorrei chiudere i lavori su Genova per dedicarmi alla nuova gestione magazzino da ferragosto in poi. Nel mentre di tutto questo, arrivano anche i mobili. Lo sentite l'affanno? Ecco esattamente come sentite. Cercherò di portare avanti il podcast (quando capisco da dove registrare) come una sorta di diario di viaggio di questo momento così importante perché so che ogni giorno avrò molti spunti di riflessione da condividere con Voi (già mentre scrivo ne ho diversi in mente)
E se mi leggete da un po' lo sapete che non so mai come chiudere queste email. Ancora e ancora Grazie!
Buon vento 🙃❤️
  Adriana

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Per chi non lo sapesse questi simboli sono: lo schwa ə e lo schwa lungo з. Sono difficili da pronunciare e scomodi da scrivere (soprattutto da pc), a volte ne sbaglio l'uso, non è accolto da tuttз come sistema, ma segna il cambiamento, un primo importante passo verso quel linguaggio inclusivo che nella nostra amata lingua manca. Sulla questione parole e identità Vi rimando al podcast e al blog.

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